Mantea, il gusto del cambiamento

Ecco quanto pubblicato il  su Lombardia Economy

Mantea, dopo un’attività ventennale, racconta il modello di cambiamento adottato nell’ultimo anno: sostenibilità ed esperienze emozionali sono la nuova forza, anche nel mercato B2B

Cristina Maffei – CEO di Mantea

Nuove abitudini, nuove scelte, nuove produzioni nate da un’attenta analisi che ha portato poi alla necessità di modificare politiche aziendali importanti, a favore del momento e di nuove esigenze della clientela, per soluzioni sempre più made in Italy. Mantea, un’azienda mantovana che da sempre produce luxury gift gourmet e prodotti alimentari per l’hôtellerie, si dice pronta a questo cambiamento. Ecco come, secondo la sua Ceo, Cristina Maffei.

In che percentuale l’azienda ha scelto di indirizzare la sua produzione verso il settore dell’hôtellerie rispetto ad altri settori?

«La percentuale è del 60%. Riteniamo che ci sia una volontà di uscire da gusti omologati e che i clienti avranno necessità di provare nuove emozioni partendo anche dalla colazione e da proposte classiche, che devono però uscire dagli schemi, incuriosire e stimolare, pur nella semplicità. C’è la necessità di novità, per uscire da un appiattimento di sensazioni in cui siamo caduti».

È cambiato il modello iniziale dalla fondazione della sua azienda?

«Beh, sì…abbiamo aperto ad altri canali diversificando così la nostra offerta, ad esempio alle caffetterie con vasi e dosatori che possono offrire un servizio distintivo; sempre nell’ambito delle colazioni ci sono poi le farciture dei croissant, fatte al momento e su espresso desiderio del cliente. Ora è un servizio più curato e personalizzato. Abbiamo poi aperto anche ai negozi gourmet ed enoteche, con vasi meno preziosi, ma comunque alternativi».

Cosa caratterizza la vostra produzione rispetto alla concorrenza?

«Siamo la prima azienda del settore confetture a usare insieme pectine naturali derivanti dagli agrumi, frutta biologica italiana, oli essenziali e spezie: sono prodotti con un basso apporto calorico e con proprietà benefiche riconosciute. Un percorso portato avanti grazie alla collaborazione con l’Università di Milano, un mix di novità esplosivo-emozionale che coinvolge il cliente in un percorso polisensoriale. C’è necessità di offrire esperienze a 360 gradi».

Ci sono novità che sono state introdotte nell’ultimo anno e che segnano una rottura rispetto al passato?

«La scelta di frutta (laddove sia possibile) è italiana e biologica e abbiamo ridotto la percentuale di zucchero prediligendo quello di canna raffinato. Il nostro packaging è realizzato totalmente in Italia e stiamo pensando a tutta una serie di borse e scatole alternative eco-friendly a favore della sostenibilità».

Quali innovazioni hanno cambiato la produzione o su quali criteri la sua azienda ha fatto scelte importanti, ultimamente?

«La mia azienda ha puntato da sempre su un mercato di nicchia formato da persone attente al proprio benessere non a discapito del gusto. Il nostro cliente ideale è – da sempre – curioso, attento, aperto e selezionato. Nell’ultimo anno questa filosofia è stata estesa anche all’estero, dove il Made in Italy è percepito come un valore di gran lunga superiore. Essere ambasciatori di questa vision ci rende orgogliosi e continueremo sicuramente in questo obiettivo».

Su cosa l’azienda sta puntando, ora in particolare?

«Sulla ripartenza. Il mondo non sarà più come prima, dovremo affrontare nuove sfide, tanti cambiamenti. Nell’ambito dell’hôtellerie credo che si debba puntare su quelli che saranno da qui in avanti i nuovi clienti sempre più numerosi: i Millennials. Le proposte classiche non basteranno più, serviranno grandi idee innovative per un grande rilancio. E Mantea è pronta».